Il paesaggio dei laghi suggerisce tranquillità e insieme è fonte di inattese emozioni, è disegnato dalla luce e insieme dalle ombre più inquietanti. In letteratura come in pittura e nell’arte dei giardini il tema del lago – che si lega a quello dell’acqua – è stato fonte di grande ispirazione. Il lago è specchio, riflettendo il microcosmo ideale del giardino, la varietà cromatica della natura che cresce sulle sue sponde.
I giardini di lago hanno una loro peculiarità e riconoscibilità. Sono tantissimi, in Italia, quelli che hanno nella presenza di un bacino lacustre una specifica attrattiva. Il microclima favorevole e la protezione dai venti hanno offerto la possibilità di realizzare mondi botanici particolari. La creazione di ville e giardini improntati alla più straordinaria varietà ha caratterizzato l’evoluzione del paesaggio di molti laghi. I giardini intorno ai laghi di Como, di Garda e Maggiore, sorti soprattutto nel Settecento e nella seconda metà dell’Ottocento come rifugio di nobili famiglie alla ricerca di una quiete da Piccolo mondo antico, hanno caratteristiche particolari: prevalgono le piante adatte al suolo acido e al clima umido, le fioriture primaverili ed estive di rododendri, di azalee, di camelie.
Il terreno, che scende spesso ripidamente verso l’acqua, contribuisce al fascino di giardini sistemati a terrazza e studiati per offrire spettacolari vedute del lago e dei monti circostanti che proteggono le acque e le mettono in risalto.