Dal 11 febbraio al 25 marzo 2023 torna la rassegna “Musica a Villa Necchi”, ideata nel 2017 dalla Società del Quartetto di Milano in collaborazione con il FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano e giunta alla sua sesta edizione, nella splendida dimora realizzata dall’architetto Piero Portaluppi in Viale Mozart a Milano. Costruita seguendo i canoni dell’architettura moderna ai quali si accostano gli elementi decò degli interni, è stata la prima dimora privata meneghina ad avere una piscina. Il ciclo di quest’anno si intitola “C’è musica e musica”, citando il celebre programma televisivo ideato da Luciano Berio nel 1972 e con il quale la rassegna condivide la volontà di esplorare altri repertori e orizzonti musicali. Per cinque sabati, il padiglione vetrato che ricopre l’ex campo da tennis della villa, ospiterà interpreti del calibro di Xavier de Maistre, Emanuele Arciuli, Orazio Sciortino, il Vagues Saxophone Quartet e l’Ichos Percussion, chiamati ad affrontare programmi cameristici ambiziosi e creare un dialogo tra architettura e musica.
Il pianista Emanuele Arciuli sarà protagonista sabato 11 febbraio di “American Landscapes”, una retrospettiva sul repertorio statunitense del Novecento contemporaneo classico, sperimentale e jazz. Il programma si articola attraverso le composizioni di John Cage, William Duckworth, Margaret Bonds, Barbara Croall, Frederic Rzewski fino all’omaggio a Thelonious Monk attraverso alcuni temi dell’opera per piano solo di Round Midnight Variations: Hommage to Thelonious Monk.
Il concerto del 18 marzo alle ore 17.30 vedrà invece il giovane ensemble Ichos Percussion impegnato in un repertorio da “Tempi moderni” – parafrasando le avventure di Charlot alle prese con i rumori delle fiorenti città industriali nel celebre film scritto e interpretato da Charlie Chaplin nel 1836 – con l’esecuzione di alcune composizioni delle rivoluzionaria letteratura concreto/sperimentale del ‘900 di Xenakis, Glass, Reich, Kitazume e Cage.
La rassegna si conclude con un ospite di assoluto prestigio al suo debutto al Quartetto. Sabato 25 marzo alle 17.30, l’arpista francese Xavier de Maistre, già prima arpa dei Wiener Philharmoniker e ora solista acclamato nelle principali sale da concerto internazionali, affronterà un viaggio di scoperta attraverso le 47 corde di uno degli strumenti più affascinanti e onirici che dalla Spagna di Albéniz, Granados e De Falla passerà alla Francia di Fauré e Debussy, e dall’Ungheria di Liszt alla Repubblica Ceca di Smetana.
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