Dopo l’omaggio del Centre Pompidou di Parigi nel 2022, sarà il Castello di Miradolo a celebrare l’artista torinese, tra i principali esponenti a livello internazionale della ricerca pittorica contemporanea, con una mostra che ne ripercorre l’intera carriera.
Giorgio Griffa. Una linea, Montale e qualcos’altro, in programma dal 23 marzo al 25 dicembre 2024, si articola in diverse tappe espositive che attraversano le quattro stagioni e abbracciano più di cinquant’anni di pittura dell’artista coinvolgendo tutti gli spazi del Castello, alcuni per la prima volta, e del suo parco. Prodotta dalla Fondazione Cosso e dalla Fondazione Giorgio Griffa, la mostra è curata da Giulio Caresio e Roberto Galimberti, in stretta collaborazione con Giorgio Griffa, che ha realizzato opere site specific appositamente per l’occasione.
Una prima installazione dialoga con gli alberi monumentali nel giardino di fronte all’entrata, mentre la serra viene scandita da un lungo Canone Aureo, che ricorda il ciclo di lavori iniziato negli anni 2000 dedicato all’uso del numero irrazionale, infinito per sua natura, metafora del compito destinato all’arte figurativa, alla poesia e alla musica fin dai tempi di Orfeo: conoscere l’inconoscibile e dire l’indicibile. La corte rustica diventa occasione per investigare la pittura con un’installazione di leggere tele trasparenti che richiamano una poesia di Eugenio Montale. Sul grande prato del castello una linea si diparte da una monumentale farnia caduta nel 2020 e mette in relazione natura e architettura. All’interno, nelle stanze storiche, i lavori che raccontano l’artista, attraversando i decenni e i cicli, mentre l’altra ala del primo piano ospita una serie di tele dipinte di bianco degli anni ’70 e ’80 che non sono mai state esposte insieme prima d’ora.
L’esposizione è accompagnata da un’inedita installazione sonora a cura del progetto artistico Avant-dernière pensée. Parallelamente alla mostra, poi, si articolerà il progetto Da un metro in giù: un percorso didattico per i visitatori di tutte le età per imparare, con gli strumenti del gioco, a osservare le opere d’arte e la realtà che ci circonda.
Giorgio Griffa è stato nominato Artista dell’Anno 2024 da Il Giornale dell’Arte e la sua installazione Azzurrogiallo (2022) per Luci d’Artista, visibile fino al 14 gennaio 2024, un torrente dinamico blu elettrico che fluttua attorno a gorghi gialli, si inserisce con magica forza nella cornice dei Giardini Sambuy, di fronte alla stazione di Torino Porta Nuova, modificando in profondità la percezione del luogo.
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