DOMENICA 12 NOVEMBRE
La crisi climatica comporta conseguenze e sfide importanti per la montagna a partire dall’arretramento dei ghiacciai e dalla riduzione della copertura nevosa con disastrose conseguenze per l’equilibrio ambientale del pianeta. Il Castello di Masino domina la vasta piana del Canavese da un’altura antistante la suggestiva barriera morenica della Serra di Ivrea alle cui spalle svettano le Alpi. La Serra ha, infatti, origine sulle pendici meridionali della Colma di Mombarone (2.371 m), la sua formazione è di origine glaciale e risale al pleistocene, creata dal trasporto di sedimenti verso la Pianura Padana operato nel corso delle glaciazioni dal grande ghiacciaio che percorreva la vallata della Dora Baltea. A partire dagli eventi climatici del passato che hanno portato all’attuale conformazione dei luoghi, durante la visita condotta dal prof. Michele Freppaz, si affronteranno le conseguenze dell’attuale crisi climatica, raccontando dei fenomeni che oggi registriamo sulle nostre montagne fino alle ripercussioni per tutto il territorio e degli interventi di mitigazione e adattamento necessari per la messa in sicurezza dei territori.
Michele Freppaz, esperto di neve e suoli d’alta quota, è professore presso il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino. Negli anni ha partecipato a progetti di ricerca non solo sulle Alpi ma anche nelle Montagne Rocciose, Ande e Himalaya, dove ha studiato in modo particolare l’impatto del ritiro dei ghiacciai e della riduzione dell’innevamento sulle proprietà del suolo e dell’acqua. È Direttore Scientifico della Summer School IPROMO (Programma Internazionale di Ricerca e Formazione sulla Gestione Sostenibile delle Aree Montane), in collaborazione con la FAO – Mountain Partnership. La ricerca e la didattica sono le sue passioni, che però lo gratificano pienamente solo se riesce a condividerle con il grande pubblico, attraverso conferenze, testi e incursioni nel mondo dell’arte.
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