La Reggia di Venaria quest’anno resta aperta anche a febbraio con una divertente novità per i giorni di Carnevale: tra situazioni spiritose e apparizioni inaspettate, un gioco teatrale meraviglierà i visitatori nei vari spazi del Palazzo, trascinandoli in un’avventura inaspettata e facendo della visita un’esperienza di puro divertimento.
Il pubblico presente sarà coinvolto a sorpresa in vari momenti della giornata, in gag e scene comiche, vivendo una burla orchestrata a Corte dove si è sparsa la voce che sia in arrivo un importante ambasciatore per incontrare Re e Regina, purtroppo però non presenti alla Venaria: è in agguato un incidente diplomatico! Il gran cerimoniere dovrà allora fornire indicazioni ai servitori presenti in Reggia per improvvisare un’elegante Festa di musica e danze per l’ambasciatore. Ognuno, come in un gran Carnevale, fingerà per l’occasione di esser quel che non è, credendo così di salvar la Corona…
Tra le sale i personaggi appariranno all’improvviso, conducendo i visitatori verso la festa finale che si terrà nella Galleria Grande, dove lo svelamento dello “Scherzo” non impedirà a tutti di divertirsi fra musica e balletti.
Divertimento, cucina, musica, danza, teatro: soprattutto in età barocca, la festa a Corte rappresentava un grande sforzo di ingegno artistico e organizzativo per stupire i nobili ospiti delle Residenze Reali, ma anche un vero e proprio incubo per molte maestranze e per la servitù che adesso verranno riproposti come momento gioioso per tutti.
Durante tutta la giornata ci sarà un laboratorio di costruzione di maschere ispirate ai mascheroni presenti nell’architettura della Reggia.
Un progetto del Consorzio delle Residenze Reali Sabaude in coproduzione con la Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani di Torino.
Drammaturgia a cura di Pasquale Buonarota, Claudio Dughera e Alessandro Pisci, con Pasquale Buonarota, Alice De Bacco, Claudio Dughera, Alessandro Pisci, Mirjam Schiavello.
Al clavicembalo Mario Stefano Tonda, con la partecipazione di danzatori e musicisti che suonano dal vivo.
Costumi di Roberta Vacchetta