
La grande manifestazione nel parco del castello di Pralormo, compie 25 ANNI!
Il piantamento, di oltre 130.000 tulipani, è sempre rinnovato nelle varietà e nel progetto-colore, ed ospita tra le tante varietà curiose, una collezione di tulipani botanici ma anche un percorso nel sottobosco dedicato ai tulipani conosciuti già dal 1600, come le varietà botaniche che possono considerarsi le ‘’antenate’’ dei tulipani. Si tratta di tulipani che nascono nei boschi, soprattutto in Asia ed in genere sono alti solo dai 15 ai 20 cm, con foglie sottili.
La manifestazione coinvolge tutto il parco, progettato nel XIX secolo dall’architetto di corte Xavier Kurten, artefice dei più importanti parchi all’inglese delle residenze sabaude e in Piemonte. Nei grandi prati sono state create aiuole dalle forme morbide e sinuose, progettate ponendo particolare attenzione a non alterare l’impianto storico originario. Le aiuole dunque “serpeggiano” tra gli alberi secolari, mentre nel sottobosco occhieggiano ciuffi di muscari, di narcisi e di giacinti.
Quest’anno si rievocheranno le 25 edizioni con i loro temi particolari. Sarà sviluppata la storia del tulipano, partendo dal 1600, quando in Olanda scoppiò la ‘’febbre del tulipano’’ con costi altissimi per ogni bulbo, che valeva come un casa…infatti gli olandesi si indebitarono per comprarli alle aste.
Questa follia durò fino al 1630 circa… poi di colpo finì l’interesse per questo fiore e ci fu il primo fallimento finanziario europeo (il Sole 24 Ore parla sovente di questo fenomeno).
Un’introduzione storica racconterà la vera origine del tulipano in Asia, in particolare in Turchia, in Mongolia e poi in Europa.
Oltre ai più di 130.000 tulipani nel parco quest’anno sono previste alcune varietà
‘’speciali’’ piantante in cassette olandesi per poterli ammirare da vicino: il tulipano a ‘’fior di giglio’’, dal gambo sottile e con i petali appuntiti; quelli ‘’viridiflora’’ con le fiammature verdi (sembra che sia il gambo verde a proseguire sui petali dai vari colori),; i tulipani ‘’famiglietta’’ a mazzetto su un unico stelo; i ‘’parroquet’’, dal gambo movimentato e i petali spettinati; i ‘’frills’’ con i petali frastagliati e anche quelli che durante la fioritura fanno le ‘’mutazioni di colore’’.
Un bosco sarà dedicato ai narcisi di tante varietà.
Accanto ad uno dei laghetti un ‘’fiume’’ di muscari blu che simulerà l’acqua…pervinche blu ai bordi dello stagno dove abitano le rane che io definisco ‘’dive del crepuscolo’’, perché cantano solo alla sera.
Tutto questo è nel grande parco recintato.
All’interno dell’Orangerie un percorso dedicato alla storia del tulipano, partendo dalle terre di origine, Turchia, India e Cina per giungere all’Olanda ed al personaggio del medico olandese Nicolaes “Claes” Pietersz, impazzito per il tulipano tanto da cambiare il proprio cognome in
‘’Doctor Tulp’’.
Io rimasi talmente impressionata che decisi di rievocarlo inventando ‘’Messer Tulipano’’ e raccontando che ogni anno lui torna al Castello di Pralormo per fare rifiorire il parco! Quest’anno apriremo il cancello verso l’Azienda Agricola dove su una collinetta ho sparso i bulbi in
modo naturalistico e i visitatori potranno fare i picnic fra i tulipani accanto ad un vialetto di ciliegi giapponesi che in aprile sono fioriti come ‘’nuvole rosa’’. Nella serra antica, arrivata da Parigi eseguita dai Fratelli Lefevre nel 1890, si ammirerà una collezione di orchidee e nel piccolo giardino su cui si affaccia la serra il tulipano nero ‘’Queen of the night’’ che suscita sempre curiosità e che io pianto insieme a tulipani bianchi e ai tulipani rosa.
Infine, in un bosco ci sarà il viale degli uccellini dedicato ai bambini che scopriranno le specie di uccelli che vivono indisturbati nel nostro grande parco: si racconta cosa mangiano, che nidi fanno e si potrà leggere una fiabetta illustrata presa dalla nostra biblioteca del Castello che contiene libri dal 1400 e anche una bella collezione di libri per l’infanzia dal 1800 con illustrazioni e testi che hanno affascinato generazioni di bambini della nostra famiglia e sicuramente contribuito a ‘’sviluppare la creatività’’..
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