A partire dal 12 giugno 2024 il Museo botanico ospita l’esposizione tematica temporanea “Il microcosmo delle galle: La collezione di Alessandro Trotter“, a cura di Tiziana N. Beltrame e Luca Tonetti, un progetto di Terza missione del DiSSGeA, Dipartimento di Scienze Storiche, Geografiche e dell’Antichità, realizzato in collaborazione con l’Orto botanico e il Centro di Ateneo per i Musei dell’Università di Padova.
Per la prima volta il pubblico può scoprire la collezione di galle – manifestazioni di crescita anomala dei tessuti della pianta causate da organismi esterni come insetti, acari, batteri, funghi – raccolta da Alessandro Trotter (1874-1967), allievo del Prefetto dell’Orto botanico Pier Andrea Saccardo (1845-1920). Questo erbario cecidologico (da cecidio, sinonimo di galla), che riveste un interesse particolare non solo dal punto di vista naturalistico, ma anche storico-scientifico e antropologico, fu donato all’Università nel 1954 insieme alla biblioteca personale di Trotter, alla miscellanea cecidologica e all’archivio, oggi depositati nella Biblioteca storica di medicina e botanica Vincenzo Pinali e Giovanni Marsili.
Mercoledì 12 giugno alle ore 18, in occasione dell’apertura dell’esposizione, il Teatro botanico ospita una tavola rotonda dal titolo “Riflessioni sulla biodiversità tra storia e scienza: il ruolo delle collezioni botaniche”, con l’obiettivo di ripercorrere, partendo dalle collezioni storiche, l’evoluzione della concezione di galla: dalla visione patologica e teratologica vegetale tipica del XIX secolo alla visione ecosistemica contemporanea più sensibile alle interazioni interspecifiche e al modo in cui gli organismi viventi interagiscono trasformando il loro ambiente.
Oltre ai curatori saranno presenti Elena Canadelli, responsabile scientifica del Museo botanico, il genetista Mauro Mandrioli (Università di Modena e Reggio Emilia) e l’epistemologa e filosofa della biologia Elena Gagliasso (Sapienza Università di Roma). Dopo l’evento i curatori conducono una visita guidata all’esposizione, che resterà visitabile negli orari di apertura dell’Orto botanico fino all’8 settembre 2024.