Paesaggi di forre e boschi, castagneti e faggete, dove sono disseminati enormi massi, hanno dato vita a creazioni fantastiche e misteriose come il Sacro Bosco di Bomarzo. Luoghi ideali per la caccia e la pesca nei suoi laghi vulcanici, siti termali celebri fin dall’antichità hanno attirato nobili e curiali alla ricerca di svaghi e ritrovi conviviali in cui tessere alleanze per ambiziosi progetti politici.
Alcune delle più importanti residenze nobiliari di potenti signori come i Farnese, gli Orsini, i Ruspoli Marescotti, o di raffinati cardinali come Francesco Gambara, sono concentrate nel raggio di pochi chilometri e offrono lo spettacolo di giardini dove natura e artificio concorrono in creazioni che sono presto assurte a modello , quali le spettacolari catene d’acqua o le multiformi fontane realizzate nel caratteristico peperino locale.
L’eccellenza di luoghi che esprimono al meglio i fasti rinascimentali, come il Palazzo Farnese di Caprarola con i suoi giardini o la Villa Lante di Bagnaia o il fascino lacustre dell’Isola Bisentina non esauriscono la storia di un territorio dove la cultura dei giardini ha messo profonde radici e produce ancor oggi luoghi spettacolari. Dai piccoli brani di giardino di Palazzo del Drago a Bolsena alla collezione di peonie di Gian Lupo Osti, fino alla “Cannara” giardino amatoriale di una appassionata cultrice, molteplici sono i luoghi poco noti da scoprire per comporre il mosaico del paesaggio ricco e variegato che la Tuscia offre.