L’insieme dei complessi di villa attestate lungo l’asse stradale chiamato Terraglio che unisce Mestre con Treviso non è che la conferma di un antico attestamento viario, legato ad una via dei pascoli che collegava la laguna e l’alto Adriatico con i traffici oltremontani.
In realtà, prima del forte incremento legato all’espansione veneziana in terraferma, le prime ville non erano sorte lungo il Terraglio, ma erano arretrate nella campagna e aperte a meridione, così come spesso viene confermato dal fronte più antico dell’edifico, in corrispondenza di uno dei tanti fiumi che, scorrendo diagonalmente nel territorio coltivato, andavano un tempo a sfociare in laguna e con la loro forza motrice davano energia a molini, folli, attività agricole.
Il fronte del Terraglio quasi unitario che vediamo oggi, composto da un succedersi di ville e parchi, da filari che si addentrano nelle campagne, è l’esito di un processo insediativo che si è andato consolidando nei secoli, rendendo compatta e forse unica la strada alberata che porta alla straordinaria presenza del centro storico di Treviso nato sulle risorgive del fiume Sile.