Uno storico giardino di palazzo veneziano dove convivono memorie letterarie e una naturalità ricercata come valore espressivo in un luogo emblematico della città d’acqua.
È uno dei giardini più famosi di Venezia tra il XVIII e il XIX secolo, più volte decantato da poeti e letterati tra i quali Henry James, che vi ambienta il suo Carteggio Aspern e Gabriele D’Annunzio, che vi ospita diverse vicende de Il fuoco. Il Vate lo visitò nel 1893 e ne descrisse elementi, piante e fiori nei Taccuini, peraltro testimonianza importante per comporre il suo restauro realizzato nel 2005. Il palazzo venne eretto alla fine del 1500 dalla famiglia Bragadin, mentre il giardino è opera della famiglia Soranzo e si può datare alla metà del XVII secolo. L’impostazione seicentesca è ancora oggi interamente leggibile nella organizzazione degli spazi con corte, giardino e brolo frutteto. Come riporta l’incisione di Vincenzo Coronelli del 1709 il giardino era caratterizzato da un viale centrale con statue, in fondo al quale nel Settecento venne realizzata una loggia con colonne, sculture e obelischi che arricchisce la prospettiva dal palazzo. La superficie era disegnata da parterres en broderie alla francese. Il complesso, con l’estinzione dei Soranzo, passa alla famiglia Cappello nel 1788 e successivamente ai Di Trento per poi essere acquisito dal Ministero della Cultura nel 1989. Oggi il giardino è caratterizzato da una corte con statue dei dodici Cesari entro nicchie alle pareti, e in primavera vi fioriscono bulbi di crochi, narcisi, scille, fritillarie e erbe spontanee che si mescolano naturalmente. Al di là dei pilastri sormontati da due gruppi di Tommaso Bonazza raffiguranti Ercole e Deianira e Ercole e Anteo, si sviluppa il giardino vero e proprio con prati e sottoboschi naturali arricchiti da arbusti e erbacee che fanno da base a Broussonetie papyrifera, a Tilia cordata e Acer Saccharinum. Sul lato nord del palazzo si sviluppa un frutteto con pergola, un grande Celtis australis, e una galleria di Wisteria sinensis longiflora sul lato nord dello spazio.