L’originale fastoso giardino di una potente famiglia dogale è diventato nell’Ottocento un vasto parco paesaggistico: grandiosità e magnificenza di un tempo si specchiano nella vastità di un’area in passato esclusiva, ora gestita dalla Regione Friuli Venezia Giulia e aperta ai visitatori per una moltitudine di eventi.
Protetto da un alto muro mistilineo, il giardino che i Manin, patrizi veneti, intesero promuovere come arricchimento della loro maestosa dimora evidenzia ai nostri giorni un impianto variegato d’impronta tardo-romantica. Il primo progetto dell’area verde, ascrivibile a un artefice francese della scuola di Le Nôtre, risale al secondo decennio del Settecento: il disegno era ispirato sia al modello di Versailles, sia al giardino di Villa Pisani a Stra, la più sontuosa tra le residenze dogali venete. Nel corso del secolo la parte a nord, racchiusa entro la muraglia mistilinea di gusto rococò, fu arricchita da allestimenti di varia natura, complessi artifici idraulici e un ricco corredo statuario. Visitato da personaggi illustri (Maria Amalia di Sassonia, Carlo Goldoni, etc.), teatro di avvenimenti politici quali la nomina a doge di Lodovico IV (1789) e le occupazioni francesi (nel 1797 la villa divenne il quartier generale di Napoleone in Friuli), il giardino conobbe lungo il XIX secolo un sensibile degrado. A inizio Ottocento fu oggetto di una semplificazione formale ad opera di Giannantonio Selva (il progettista del Teatro “La Fenice” di Venezia), mentre nell’Ottocento l’ingegnere friulano Pietro Quaglia ridisegnò l’area secondo il gusto romantico-patriottico allora in voga: ne derivò l’impianto paesaggistico che ancor oggi caratterizza l’insieme, nonostante la perdita di alcune delle sue componenti. Negli anni ’60 del Novecento il complesso, divenuto di proprietà pubblica, fu oggetto di un’opera di rinfoltimento del verde: vennero impiantate numerose specie vegetali, non sempre in accordo con le preesistenze. Il gran viale alberato che si sviluppa a nord, al di fuori del recinto, segna simbolicamente sul territorio la grande potenza un tempo esercitata dalla famiglia proprietaria. La stessa imponenza, reale e simbolica, ribadita dalle fonti storiche e letterarie, caratterizza il comprensorio verde, ampio ben 18 ettari, il più antico e sedimentato esempio di giardino storico della Regione.
In evidenza
Le esedre
Chi giunge a Passariano, piccolo borgo del medio Friuli, rimane colpito da questa gran piazza scenografica di gusto barocco che introduce, nel suo andamento curvilineo, ad una delle più imponenti ville venete. La struttura, ideata nel Settecento dall’architetto Domenico Rossi, riprende il modello berniniano del colonnato di Piazza San Pietro tradotto in chiave luministica veneta e prelude alla residenza e alle “delizie” del retrostante giardino.
Gli affreschi
Dei sontuosi arredi interni la villa oggi non conserva quasi più traccia, ma la grandezza del passato è evocata in una sala che dà accesso al parco mediante una elaborata decorazione a fresco di gusto rococò, realizzata a inizio Settecento dal pittore parigino Louis Dorigny: un festoso Trionfo della Primavera, attorniato dalle allegorie dell’Amore, della Gloria, della Ricchezza e dell’Abbondanza celebra gli illustri committenti Manin e anticipa idealmente il rigoglio del giardino.
Le sculture
I principali percorsi all’interno dell’attuale parco prendono il nome dalle specie vegetali più rappresentative o rare e sono ornati da imponenti vasi e gruppi statuari, parte del ricco corredo settecentesco. Si tratta di eleganti opere realizzate in pietra di Vicenza da botteghe venete specializzate nella statuaria da giardino come la prestigiosa famiglia dei Bonazza, e da una schiera di ottimi artigiani-artisti attivi in molti complessi dell’area veneta.
Le collinette artificiali
Al limitare nord del parco si possono ammirare quattro rialzi sui quali sono collocati gruppi statuari a soggetto mitologico (Monte Parnaso, Ratto di Proserpina, Divisione del Mondo, Apollo e il Pitone). Si tratta di ciò che rimane del corredo originario del giardino settecentesco, ora pressoché scomparso. Ideati dallo scenografo romano Giuseppe Valeriani, evocano, con il linguaggio del mito, le virtù dei nobili mecenati e il loro ruolo di promotori delle Arti e del territorio.
Il tempietto-belvedere
Nell’area occidentale del parco, non lontano dalla residenza dogale, si innalza l’edificio monoptero, di ordine ionico, posto su una collinetta artificiale (che ospitava l’antica ghiacciaia). Probabile realizzazione dell’architetto Giannantonio Selva, evidenzia il cambiamento di gusto in senso neoclassico che contraddistingue il primo Ottocento.
Villa Manin Contatti
Villa Manin Orari e prezzi
Orari apertura
24 e 31 dicembre chiusura alle ore 14:00 – 25 dicembre chiuso
Tariffe
Intero €8,00
Ridotto €5,00 (65 anni compiuti; ragazzi da 12 a 18 anni non compiuti; studenti fino a 26 anni non compiuti; diversamente abili)
Ridotto gruppi € 4,00 (min. 15 – max 25 persone previa prenotazione a [email protected])
Omaggio Bambini fino a 12 anni non compiuti; accompagnatori di gruppi (1 ogni gruppo); insegnanti in visita con alunni/studenti (2 ogni gruppo); un accompagnatore per disabile; tesserati ICOM; FVG Card; giornalisti con regolare tessera dell’Ordine Nazionale in servizio
Sono visitabili gratuitamente la cappella di Sant’Andrea e il parco
Info e prenotazioni: telefono 0432.821211 email: [email protected]
Per le visite guidate:
Aprile, maggio, settembre, ottobre, novembre, dicembre: sabato e domenica alle 15:00
Giugno, luglio e agosto: sabato e domenica alle 10:30
Appuntamenti speciali: 30 e 31 marzo, 1, 25, 29 e 30 aprile e 1 maggio alle 15:00
Ticket: visita guidata 8,00€ a persona; ingresso a Villa Manin 4,00€ a persona (gratis con FVG card)
Informazioni e acquisto biglietto visita guidata a questo link
Villa Manin Come arrivare
Indirizzo
Piazza Manin, 10
33033, Passariano (UD)
Latitudine: 45.9488148
Longitudine: 13.0070026
Come arrivare in auto
- Da Venezia autostrada A4 in direzione Trieste – uscita Latisana poi direzione Codroipo.
- Dalla Slovenia e dalla Croazia si entra in Italia a Trieste; prendere l’autostrada A4 in direzione Venezia – uscita Palmanova; proseguire in direzione Codroipo – Pordenone sulla SS 252.
- Dall’Austria si entra in Italia a Tarvisio; prendere l’autostrada A23 fino all’uscita di Udine Sud; proseguire in direzione Pordenone-Venezia sulla SS 13.
Come arrivare in autobus
Linea Venezia-Udine: scendere alla stazione di Codroipo. Dalla stazione di Codroipo si raggiunge Passariano in taxi o bus di linea. Si consiglia di verificare gli orari delle corse.
Indicazioni aggiuntive
- Dall’aeroporto del Friuli Venezia Giulia di Ronchi dei Legionari (GO) proseguire in autocorriera fino alla stazione ferroviaria di Ronchi dei Legionari Nord, quindi in treno fino a Codroipo (via Udine).
- Dall’aeroporto Marco Polo di Venezia in autobus fino alla stazione ferroviaria di Mestre, quindi linea Venezia-Udine fino a Codroipo.
Villa Manin Servizi e Accessibilità
Servizi
- Sono presenti due grandi parcheggi, non custoditi, a sud del complesso monumentale con stalli per auto e pullman
- Nella piazza antistante la villa sono presenti stalli riservati ai disabili.
È presente un Bookshop. Gli orari di apertura sono:
- dal martedì al venerdì dalle 10.30 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.30.
- sabato, domenica e festivi dalle 10.30 alle 13.00 e dalle 13.30 alle 19.00.
- lunedì chiuso.
Sono ammessi animali domestici.
Presso Villa Manin sono presenti servizi igienici per disabili:
- al piano terra vicino all’ingresso della Villa
- all’interno del parco
È possibile collegarsi al Wi-fi.
Alcune norme di comportamento nel Parco
- Si chiede rispetto per l’ambiente, per tutti i manufatti artistici storici e contemporanei
- Si consiglia di muoversi lungo i percorsi tracciati.
- Non è ammesso salire sulle colline artificiali o sugli alberi, raccogliere fiori, funghi, frutti.
- Inoltre, è vietato accendere fuochi, campeggiare e introdurre biciclette.
- I cani devono essere tenuti al guinzaglio, le deiezioni devono essere raccolte.
- I minori in visita devono essere accompagnati da un adulto
- Le attrezzature del parco giochi possono essere utilizzate da bambini di età non superiore ai 12 anni e sotto la sorveglianza di un adulto.
Accessibilità
Accessibilità della Villa
- Villa Manin è visitabile dagli utenti con ridotta capacità motoria grazie ad una rampa che agevola l’ingresso al piano terra del corpo gentilizio e ad un ascensore che conduce al primo piano.
- Una sedia a rotelle di cortesia è disponibile al bookshop su richiesta.
Accessibilità del Parco
- L’ingresso al parco a persone con ridotta capacità motoria e alle carrozzine è favorito da rampe.
- I viali del parco hanno un sedime di ghiaino che li rende percorribili dagli utenti con ridotta capacità motoria e da carrozzine.
Villa Manin Eventi privati
A Villa Manin è possibile affittare sale per convegni e aule per riunioni.
Villa Manin Itinerari
Puoi trovare il giardino in questi itinerari
Risultato salvataggio preferiti
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