Adagiata sulle colline della Brianza, tra Milano e il Lago di Como, Villa Medici Giulini e i suoi tre ettari di giardini accolgono i visitatori in atmosfere intime, tra musica, arte e cultura.
Presumibilmente cinquecentesca, Villa Medici Giulini sorge in cima a un lieve rilievo, dove esisteva un insediamento medievale, sul terrazzo fluviale che domina il sinuoso corso del fiume Lambro.
La villa, ubicata in un contesto trasformato dalle recenti espansioni urbane della Brianza, rivolge la facciata principale verso il parco e dall’esterno non denota la complessità architettonica che la contraddistingue. La sua struttura, dominata da un corpo centrale rialzato e da una loggia a tre arcate, fa parte di un più ampio complesso rurale. Una corte e due piccoli edifici simmetrici (le Cappuccine) separano la villa da un giardino all’italiana composto da quattro grandi aiuole con un semplice parterre di bosso, delimitato da quinte di carpini. La prospettiva prosegue in un lungo viale di pioppi e cipressi. Successivo al 1721 – anno in cui la villa compare nel catasto di Maria Teresa d’Austria – il giardino formale fu più tardi completato – verso la valle del Lambro – da un’area all’inglese, dominata da percorsi sinuosi, radure a prato alternate a gruppi di alberi ad alto fusto, anche di specie esotiche e rare e di notevoli dimensioni. Qui si riscontrano notevoli fioriture, tra cui ortensie e rose anche di varietà rare e particolari e una collezione di azalee, tra cui spicca la rara “perla del lago”, che offrono straordinari effetti cromatici primaverili.
Attualmente il complesso è aperto a diversi eventi essendo disponibili un centro congressi, sale per concerti e registrazioni musicali, spazi per matrimoni e feste e una struttura ricettiva.