Maria Carolina d’Asburgo Lorena
Maria Carolina d’Asburgo Lorena
(Vienna 1752 – Vienna 1814)
Donna di ampie vedute intelligente e ambiziosa, educata alla corte viennese, nel 1768 sposa per procura Ferdinando IV orientando l’indirizzo politico della corte.
Dopo la nascita dell’erede al trono entra a far parte del Consiglio di Stato e usa il suo peso politico per rompere i legami con la Spagna e indirizzare la politica estera napoletana in senso filoinglese; suo collaboratore è John Acton, che diventa col suo favore il potente capo del governo.
Regina illuminata, amante degli intrighi, promuove le riforme e protegge la Massoneria; fra i suoi amanti annovera Francesco Maria Venanzio d’Aquino, principe di Caramanico, uno degli esponenti più in vista della consorteria. Su suggerimento di William Hamilton, ministro plenipotenziario di sua maestà britannica presso il Regno di Napoli, realizza – con il giardiniere John Andrew Graefer in collaborazione con Carlo Vanvitelli – il sogno di impiantare a Caserta un giardino informale secondo una moda che dall’Inghilterra andava diffondendosi in Europa. È Hamilton a persuadere Carolina a emulare il giardino realizzato dalla sorella Maria Antonietta al Petit Trianon di Versailles. Nel giardino si cela un itinerario iniziatico che, attraverso una serie di tappe segnate da fabriques dalla chiara valenza simbolica, si conclude, come in una sorta di catarsi lustrale, nello spazio incantato del laghetto dedicato a Venere. Nel 1798 Ferdinando e Carolina sono costretti a fuggire a Palermo; stabilitasi nella Conca d’Oro, sceglie come dimora una “casina cinese” che fa restaurare e arricchire con simboli e allegorie; oltre alle cineserie, vi figurano temi legati alla villa dei Misteri di Pompei, altrimenti detta “dei Muratori” e degli “Architetti”; nella sala Ercolana si dipanano i simboli dell’Ars Regia.
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